Questa storica casa editrice nasce a Milano nel 1966 ad opera di Rosellina Archinto, donna estremamente colta che aveva studiato negli Stati Uniti e che
amava frequentare ambienti culturalmente vivaci.
Madre di 5 figli piccoli, si prefigge lo scopo di pubblicare
esclusivamente libri rivolti alla prima infanzia, caratterizzati da
testi ed immagini di alto livello artistico e letterario.
Il progetto di Rosellina Archinto si rivela estremamente innovativo
perché si inserisce in un panorama editoriale in cui le pubblicazioni
per bambini sono ancora fortemente legate a canoni ottocenteschi e
caratterizzate da una scarsissima cura per le illustrazioni, tranne rare
eccezioni come ad esempio le "Favole al telefono" di Gianni Rodari che
nell'edizione Einaudi del 1960 erano state illustrate da Bruno Munari.
Questa grande attenzione rivolta alle illustrazioni si esprime attraverso
la forma dell'albo illustrato.
Le pubblicazioni fin dall'inizio si distinguono per i temi e i
linguaggi visivi fortemente innovativi che spesso portano a risultati
che potremmo definire stravaganti, sia in relazione alla trama delle storie narrate, sia in relazione alle
tecniche dell'illustrazione che spesso si rifanno alla pittura astratta
e al collage e sono vistosamente influenzate dagli studi sul design e
sull'architettura.
Sono quattro gli aspetti principali sui quali si fonda il lavoro di
questa casa editrice:
- l'attenzione rivolta al panorama internazionale
- l'osservazione attenta della risposta dei piccoli lettori
- la ricerca continua di innovazione
- la volontà di coinvolgere genitori, insegnanti, bibliotecari e librai in una riflessione sul ruolo che i libri hanno e possono avere nella vita dei bambini. Questo viene fatto sia attraverso la presentazione di cataloghi ragionati che illustrano la produzione editoriale e ne spiegano le scelte, sia attraverso presentazioni pubbliche e laboratori in collaborazione con i librai.
I primi libri che compaiono nel catalogo di Emme Edizioni sono
diventati pietre miliari della letteratura per l'infanzia, come
Piccolo blu e piccolo giallo
di Leo Lionni o
Nel paese dei mostri selvaggi
di Sendak. Sono testi che non hanno lo scopo di educare o proporre
esempi virtuosi, ma che si propongono di raccontare l'infanzia secondo
una prospettiva nuova in cui le paure ed i conflitti sono spesso i
protagonisti del racconto.
I libri per i più piccoli sono invece concepiti come testi visivi e
grafici, come strumenti per esplorare il mondo che li circonda. Ne sono un esempio
i testi di Enzo e Iela Mari.
Nel 1985 la casa editrice viene rilevata dalla Petrini di Torino e poi,
nel 1990, da Einaudi. Nel 1991, insieme alla Einaudi Ragazzi, è stata acquisita dalla
casa editrice Edizioni EL, attiva dal 1984 nel settore dei libri per ragazzi,
conservando però il proprio marchio all’interno del gruppo
editoriale Elemond.
Rosellina Archinto nel 1999 fonda una nuova casa editrice,
Babalibri, insieme alla figlia Francesca.
(Marcella Terrusi, Albi illustrati, Carocci, 2012)