La biblioteca di Coco - Lettera all'insegnante di mio figlio
By Ro - lunedì, settembre 12, 2022
Oggi Coco ha iniziato la scuola media.
È stato un momento davvero emozionante per lei ma anche per me.
La guardavo da lontano mentre si avvicinava ai suoi nuovi compagni di
classe e mi sembrava uno scricciolino curioso e impaziente di avventurarsi
alla scoperta del mondo.
Non conosco i suoi nuovi insegnanti ma ripongo in loro tutta la mia fiducia
di madre.
Sono certa che faranno del loro meglio con i nostri figli che oggi
accolgono bambini ma che in questi tre anni, sotto i loro occhi, si
trasformeranno in ragazzi.
Incapace di tradurre in parole la miriade di pensieri che affollano la
mia mente, affido a questo libro e alle parole di Abraham Lincoln tutte
le mie speranze riguardo questo nuovo inizio.
«Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e
nuovo per un po' e desidero che sia trattato con delicatezza.
È un'avventura che potrebbe portarlo ad attraversare continenti,
un'avventura che, probabilmente, comprenderà guerre, tragedie e
dolore.
Vivere questa vita richiederà Fede, Amore e Coraggio. Quindi, maestro caro,
la prego di prenderlo per mano e di insegnargli le cose che dovrÃ
conoscere.
Gli trasferisca l'insegnamento, ma con dolcezza, se può.
Gli insegni che per ogni nemico c'è un amico. Dovrà sapere che non
tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Gli
faccia però anche comprendere che per ogni farabutto c'è un eroe, che
per ogni politico disonesto c'è un capo pieno di dedizione.
Gli insegni, se può, che 10 centesimi guadagnati valgono molto di più
di un dollaro trovato e che a scuola, o maestro, è di gran lunga più onorevole essere bocciato che
barare.
Gli faccia imparare a perdere con eleganza e, quando vince, a godersi la
vittoria.
Gli insegni a esser garbato con le persone garbate e duro con le persone
dure.
Gli faccia apprendere anzitutto che i prepotenti sono i più facili da
vincere.
Lo conduca lontano, se può, dall'invidia, e gli insegni il segreto della
pacifica risata. Gli insegni, se possibile, a ridere quando è triste, a
comprendere che non c'è vergogna nel pianto, e che può esserci grandezza
nell'insuccesso e disperazione nel successo. Gli insegni a farsi beffe dei
cinici.
Gli insegni, se possibile, quanto i libri siano meravigliosi, ma gli
conceda anche il tempo di riflettere sull'eterno mistero degli uccelli
nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni ad aver fede nelle sue idee, anche se tutti gli dicono che
sbaglia.
Cerchi di infondere in mio figlio la forza di non seguire la folla
quando tutti gli altri lo fanno. Lo guidi ad ascoltare tutti, ma anche a
filtrare quello che ode con lo schermo della verità e a prendere solo il
buono che ne fuoriesce.
Gli insegni a vendere talenti e cervello al miglior offerente, ma a non
mettersi mai il cartellino del prezzo sul cuore e sull'anima. Gli faccia
avere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere suprema fede nel genere umano e in Dio.
Si tratta di un compito impegnativo, maestro, ma veda che cosa può
fare.
È un bimbetto così grazioso, ed è mio figlio».
Questo albo illustrato riporta una attenta traduzione fatta da Nadia
Terranova.
Le frasi sono accompagnate da illustrazioni a tutta pagina che non mi hanno
particolarmente colpito ma che affiancano in modo efficace le parole del
testo.
Si tratta di un'edizione sicuramente gradevole che potrebbe essere
un'ottima idea regalo per un insegnante.
A mio avviso, è un testo più destinato agli adulti che ai ragazzi anche se
credo che potrebbe aiutare i ragazzi più grandi a riflettere sull'importanza
della scuola e della figura dell'insegnante nel suo ruolo di formatore
ed educatore.
LETTERA ALL'INSEGNANTE DI MIO FIGLIO
Abraham Lincoln con la traduzione di Nadia Terranova e le illustrazioni
di Giulia Rossi
Einaudi Ragazzi
Anno di pubblicazione: 2019
40 pp., Rilegato
Prezzo di copertina: 15€