Un piccolo mondo di carta: maggio 2018

Tempo di partecipazioni: 8 consigli utili per realizzarle da soli

By Ro - giovedì, maggio 31, 2018

Nonostante le piogge incessanti degli ultimi giorni, la primavera sta ormai per lasciare il posto all'estate. Siamo quindi al culmine della stagione delle cerimonie.

Cresime, comunioni, battesimi e matrimoni si celebrano ormai ogni fine settimana, rendendo super indaffarati i protagonisti dell'evento.

Se fino a qualche anno fa le partecipazioni erano una prerogativa dei matrimoni, negli ultimi tempi si è diffusa la consuetudine di realizzarle anche per altre cerimonie ed io ho avuto modo di crearne per ogni occasione.

Se vi piace l'idea di creare un invito personalizzato per una cerimonia che vi vede protagonisti e non avete voglia di spendere troppi soldi, vi consiglio di creare da soli le vostre partecipazioni: è molto più semplice di quello che potreste pensare.

Vi lascio qualche consiglio utile:

pensate a quello che vi piacerebbe realizzare ed elaborate un progetto. Se siete a corto di idee lasciatevi ispirare da Pinterest

scegliete innanzitutto i colori, cercando di abbinarli con altri elementi della cerimonia

realizzate un prototipo e ragionateci su per qualche giorno per vedere se vi soddisfa pienamente o se c'è bisogno di migliorare qualche aspetto

utilizzate una carta adeguata: liscia, caratterizzata da una texture, perlata o altro, l'importante è che sia di una grammatura giusta, direi non inferiore ai 200g/m²

utilizzate una buona stampante

organizzate un lavoro a catena: prima stampate, poi ritagliate tutti i singoli pezzi e infine decorate

acquistate le buste già fatte facendo attenzione che siano coordinate con la carta (fare da soli le buste non è conveniente in termini di tempo)

prima di spedirle, fermatevi un attimo ad ammirare lo splendido lavoro che avete fatto e assaporate la soddisfazione di avere realizzato qualcosa con le vostre mani

Vi lascio di seguito le immagini di alcune partecipazioni che ho realizzato negli scorsi anni. Alcune parti sono state fustellate, altre, come la busta a forma di pannolino, sono state disegnate e tagliate a mano e poi embossate.
Come vedrete, oltre alla carta mi piace usare altri materiali:
nastri di raso, gomma crepla, brillantini, brads, spago e molto altro ancora.
Ora sbizzarritevi a creare le vostre e se avete bisogno di qualche consiglio, scrivetemi qui sotto.
Ro

Battesimo di Nina

Matrimonio di Paolo e Sonia

Battesimo di Ludovica


Comunione di Davide

Comunione di Francesca

Battesimo di Liam

Battesimo di Nathan

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dagli 8 anni

La Biblioteca di Coco - Mal di Paura

By Ro - martedì, maggio 29, 2018

Grazie a tutte le piccole case editrici

e alle librerie indipendenti
che hanno ancora il coraggio
di anteporre la qualità al guadagno.

letteratura-infanzia-albo-illustrato-chiara-ingrao-giulia-pintus-filastrocche

Il mal di paura è un po' come il mal di pancia: una sorta di scudo dietro il quale tentiamo (più o meno consapevolmente) di ripararci quando ci assale il timore di qualcosa che non conosciamo.

Non ha a che fare con le angosce esistenziali più profonde, quanto piuttosto con le paure incomprensibili, quelle che non avrebbero neppure ragione di esistere e che invece ci sono e a volte rischiano di mettere seriamente in difficoltà le persone, scatenando in loro delle reazioni esagerate.

Quello della paura è un tema ampiamente affrontato nell'ambito della letteratura dell'infanzia ma stavolta l'autrice lo tratta in un modo nuovo.

Infatti compone 12 filastrocche, ognuna dedicata ad un personaggio, all'interno delle quali riesce a delineare in maniera netta sia le caratteristiche del particolare stato emotivo che le persone vivono, sia le conseguenze verso le quali quelle paure possono condurre.

La scelta della filastrocca, che per sua natura è un componimento leggero, serve a sdrammatizzare, a "... strappare il velo nero che ogni giorno le paure ci buttano addosso...".

In questo albo vengono messe a confronto le paure dei bambini e quelle degli adulti e fin dal componimento che fa da introduzione ci rendiamo conto che si tratta di cose ben differenti: non a caso quella dei piccoli è definita fifa e quella dei grandi, paura.

Andando avanti nella lettura ci rendiamo conto di come i bambini riescano spesso a trovare una via di fuga dalla paura, sfruttando le proprie risorse: ad esempio la fantasia o la capacità di portare alla luce una qualità nascosta.

I grandi, invece, finiscono sempre per rimanere schiacciati da essa.

L'autrice ci propone delle curiose accoppiate:

- un adulto e una bambina che hanno entrambi paura del buio ma per motivi estremamente diversi

- la mamma che si ostina a tenere il suo bimbo sotto una campana di vetro per paura che si faccia male e il bambino che per combattere la paura di avere paura e non mostrarsi debole, inizia a frequentare i bulli della scuola

- la signora ossessionata dalla fobia per germi e batteri e la bimba che ha un'innocente paura dei ragni

- una ragazza e un bambino schiacciati dal peso della preoccupazione del giudizio degli altri

- due adulti che hanno l'uno il terrore di guardare oltre le apparenze e l'altro il timore del diverso da sé, contrapposti ad un gruppo di bambini che vivono costantemente nella paura di non riuscire ad integrarsi in un paese che li addita in quanto "stranieri".

In tutto questo riesce a trovare posto anche la paura di un animale, anzi dell'animale delle fiabe per antonomasia: il lupo.

Si tratta però di un lupo moderno, che più che temere i tre porcellini, Cappuccetto rosso o il cacciatore, ha paura delle conseguenze dell'intervento dell'uomo sul mondo che lo circonda.

Devo dire che questo albo illustrato è stato per me una gran bella sorpresa. Da sempre ho una predilezione per le filastrocche e i componimenti in rima ma sono rimasta estremamente colpita dall'abilità dell'autrice di dar vita a dei brani così ben fatti, sia dal punto di vista dello stile che del contenuto.

Ho ammirato in particolar modo la sua abilità nel sottolineare come le paure dei bambini siano da sempre le stesse e contraddistinte dalla mancanza di sicurezza tipica dell'età infantile.

Le paure degli adulti, invece, sono inevitabilmente influenzate dai cambiamenti che hanno caratterizzato la nostra società negli ultimi decenni e chi non ha saputo adattarsi a questi cambiamenti, complica la propria vita e purtroppo anche quella degli altri.

A trasformare questo bellissimo albo in un piccolo capolavoro sono però le illustrazioni, caratterizzate da colori tenui e da un tratto sottile. L'illustratrice riesce attraverso dei disegni fortemente evocativi a rappresentare alla perfezione gli stati d'animo dei personaggi.

La recensione di Coco, 6 anni.

"Mamma, ora ti dico cosa ne penso in quattro parole:

"È un libro speciale".

Certo io non ho nessuna di queste paure a parte pochissimo la paura del buio, ma per esempio dei ragni io non ho paura, mi fanno solo schifo. Comunque tutte queste paure sono molto buffe. La più strana è quella della mamma che non fa giocare il suo bambino per paura che si faccia male. Vero che è impossibile che un bambino non vuole correre, andare in bicicletta e nuotare?"

Lo consiglio a:

i bambini che devono affrontare delle piccole paure, perché apprezzeranno la comicità delle storie che descrivono la vita di questi buffi personaggi e riusciranno a guardare alle proprie paure con più leggerezza
gli adulti che vogliono aiutare i propri bambini a superare le loro piccole paure, perché sapranno cogliere l'ironia che caratterizza ogni componimento e forse riusciranno a trarre degli spunti su cui riflettere

MAL DI PAURA
Chiara Ingrao (autrice) Giulia Pintus (illustratrice)
Edizioni Corsare
Anno di pubblicazione: 2018
32 pp., Rilegato
Prezzo di copertina: 16 €
Età di lettura: dagli 8 anni

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dai 5 anni

La Biblioteca di Coco - I cinque Malfatti

By Ro - venerdì, maggio 18, 2018

A Coco e a quel giorno in cui mi ha confessato:

"Ho detto ai miei compagni di scuola che gli occhiali

che indosso sono una mia caratteristica"

Libri-bambini-letteratura-infanzia-bibliografia-ragazzi

"Erano cinque.

Cinque cosi malfatti".

Non c'è bisogno che aggiunga altro sui protagonisti di questa storia.

Non è necessario che io ve li descriva nel dettaglio: il termine malfatti rende già perfettamente l'idea di quanto questi individui siano incredibilmente imperfetti. Non hanno neanche un nome: sono identificati da un aggettivo che indica il loro difetto più evidente.

Vivono tutti insieme, quasi autoescludendosi dal mondo, in una casa sbilenca, imperfetta almeno quanto loro.

Passano le loro giornate rinchiusi in casa a crogiolarsi nella loro inettitudine.

Tutto questo fino a quando non entra in scena il sesto personaggio: il Perfetto.

Con la sua certezza di assoluta superiorità sugli altri, dopo averli osservati per un po' non esita a definirli degli esseri inutili.

Ecco allora che di fronte all'offesa estrema, i Malfatti reagiscono e, riflettendo sulle proprie imperfezioni, invertono il loro punto di vista, riuscendo a trovare in esse degli aspetti positivi.

Alla fine della storia i Malfatti sono talmente contenti della nuova consapevolezza raggiunta, che escono tutti insieme a festeggiare "... mentre il Perfetto resta lì, solo, a bocca aperta, come un vero perfetto stupido".

Si tratta di una storia semplice e breve ma estremamente significativa.

Leggendola i bambini potranno più facilmente rendersi conto del fatto che ognuno di noi ha un difetto fisico o caratteriale che lo identifica e che a volte lo può far sentire rifiutato dagli altri.

In questo caso non serve compiangersi e nascondersi dietro quel difetto: bisogna cercare di guardarlo da una prospettiva diversa per riuscire a trasformarlo in una caratteristica e fargli perdere la sua connotazione negativa.

Questo libro può inoltre aiutare i bambini a raggiungere la consapevolezza della propria diversità, ad accettarla, a sviluppare un'autoironia utile a difendersi dagli attacchi degli altri e può essere utile a noi genitori per insegnare loro ad essere felici di se stessi, allontanandoli da una logica di perfezionismo.

Il Perfetto, in fondo, pur non essendo un personaggio totalmente negativo visto che è il suo intervento a dare ai Malfatti l'input da cui scaturisce il cambiamento, alla fine rimane solo e quindi esce dalla storia comunque irrimediabilmente sconfitto.

Un libro che ci insegna che avere una nuova coscienza di noi stessi, può aiutarci perfino a trasformare i difetti nei nostri punti di forza.

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La recensione di Coco, 6 anni.

"I Malfatti sono dei tipi divertenti e buffi.

Il mio preferito è quello capovolto perché deve essere divertente vedere il mondo a testa in giù.

Secondo me non dobbiamo guardare quanto sono strani gli altri perché se un bambino a me sembra strano solo perché è diverso da me, anche io sembrerò strana a lui. Ovvio.

Mi fa molto ridere che il Perfetto resta da solo come un perfetto stupido".

Lo consiglio a:

tutti i bambini che si sentono diversi dagli altri e che hanno difficoltà a farsi accettare

I CINQUE MALFATTI

Beatrice Alemagna

Topipittori

Anno di pubblicazione: 2014

40 pp., Rilegato

Prezzo di copertina: 20 €

Età di lettura: dai 5 anni

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dal primo anno

La Biblioteca di Coco - Per sempre

By Ro - domenica, maggio 13, 2018

A tutte le mamme,

perché la mamma è la cosa più bella che c'è.

Anche quest'anno è arrivata la Festa della mamma.

Coco ha solo 6 anni ma è almeno da quattro che ogni anno, in questo giorno, se ne torna a casa da scuola con quella sua faccetta furba e un regalo realizzato con cura con le sue manine.

Conservo tutto: biglietti, disegni, poesie, calamite e altri piccoli oggetti.

Mancano all'appello solo i biscottini di due anni fa, perché me li sono mangiati e una piantina di tre anni fa, perché come tutte le piante che approdano a casa mia, è rimasta vittima del mio pollice nero.

Non so cosa mi porterà in dono oggi.

Fin da piccola ha mostrato un forte senso di integrità: se qualcuno le dice di mantenere il riserbo su una cosa, lei lo fa. Al massimo mi vieta di guardare in un cassetto, in una scatola o in un angolo del suo armadio fino al giorno prestabilito ed io ho sempre rispettato il divieto, non tanto per una questione di integrità, quanto per il piacere di godermi la sorpresa.

Quest'anno anche lei riceverà un regalo da parte mia in questo giorno speciale e si tratterà di un libro.

libri-bambini-infanzia-amore-genitori-bibliografia

È un piccolo gioiello illustrato da Emma Dodd.

L'ho scoperto per caso e sono andata in libreria ad acquistarlo per regalarlo al mio nipotino ma quando l'ho sfogliato me ne sono innamorata a tal punto da far prevalere l'egoismo: la copia disponibile era una sola e l'ho tenuta per me.

Era marzo. Ho custodito questo libro lontano da occhi indiscreti per tanto tempo, proprio in vista di questa occasione speciale.

È un albo illustrato per bambini piccoli che potrebbe andar bene fin dal primo anno d'età, grazie alle figure grandi e ben definite e ad un testo essenziale.
La storia è delicata e le immagini sono tenere e rasserenanti.

Ciò che rende speciale questo libro, è che si tratta di una vera e propria dichiarazione d'amore da parte di un adulto nei confronti di un bambino.

(È da precisare che nel libro non è mai specificato se l'adulto in questione sia una mamma o un papà, nonostante ciò che è scritto in quarta di copertina).

Il concetto che sta alla base è che negli alti e bassi della vita, l'amore di un genitore dura per sempre.

Appartiene a quella categoria che ho ribattezzato i "Librettini" ovvero i Libri-Bigliettini, cioè quei libri belli, se regalati da soli, ma che lasciano senza parole se usati al posto di un bigliettino per accompagnare un regalo, perché racchiudono in sé tutto quello che si vuole dire in un momento speciale e man mano che un bambino cresce, si arricchiscono di un significato sempre più profondo.

Lo dono a Coco con la consapevolezza del fatto che questo libro potrà accompagnarla per tutta la vita.

Potrà sfogliarlo quando saremo lontane e avrà bisogno di sentirsi rassicurata e di sentirmi al suo fianco.

Sono sicura che le piacerà, anche perché i disegni sono arricchiti da meravigliosi dettagli in cartoncino argentato e, come si sa, l'oro, l'argento e i brillantini fanno impazzire le ragazze di tutte le età.