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La biblioteca di Coco - La magica notte di Natale

By Ro - lunedì, novembre 15, 2021

A Coco, che mi ha insegnato 
a credere nella magia del Natale
quando ero già grande.


Il periodo che precede il Natale è magico per grandi e piccini. L'aria è frizzante(non solo per le basse temperature), le persone sono più sorridenti (ma questo dipende molto dal lavoro che fanno)e si respira un generale clima di attesa che rende gioiosi e pieni di vita i lunghi pomeriggi invernali.
Tutto si veste a festa. Le strade, i negozi, le case, brillano illuminati da tante lucine e tutti sono protesi verso l'arrivo della Vigilia, la magica notte di Natale.
Quante volte da piccoli vi siete chiesti cosa succede quella notte? 
Quante volte i vostri bambini vi hanno chiesto di descrivere minuziosamente l'arrivo di Babbo Natale?
Avete mai pensato a chi sia stato il primo a raccontare questa storia e perché nell'immaginario comune il Natale è caratterizzato dalla presenza di alcuni elementi precisi come per esempio un bell'abete addobbato, un grande, vecchio camino con le calze appese sopra, i bambini che dormono nella loro cameretta e un bellissimo paesaggio invernale ricoperto da una bianca coltre di neve?
In questo libro c'è la risposta a tutte queste domande.

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Questo albo nasce dalla volontà di Ted Rand di illustrare una delle poesie sul Natale più famose al mondo, tradizionalmente attribuita a Clement Clark Moore e pubblicata per la prima volta su un quotidiano newyorkese, il 23 dicembre 1823.
La poesia si intitola The night before Christmas ed è interessantissima per diversi motivi.
Intanto sembra che abbia influenzato notevolmente la figura del moderno Babbo Natale che, se fino ad allora era stato identificato con Sinterklaas, il San Nicola olandese, e rappresentato come una figura estremamente seria vestita da vescovo, da quel momento viene raffigurato come un elfo rotondetto con una folta barba bianca, vestiti rossi orlati di pelliccia e alla guida di una slitta trainata da renne.

Poi sembra che questa poesia abbia contribuito a spostare i festeggiamenti dal 6 dicembre, giorno in cui tradizionalmente i bambini aspettavano il passaggio di San Nicola, al 24 e 25 dicembre.

Infine per la prima volta in questa poesia vengono svelati i nomi delle 8 renne che trainano la slitta di Babbo Natale: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen che in italiano diventano: Fulmine, Ballerina, Donnola, Freccia, Cometa, Cupido, Saltarello e Lampo.

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Questo libro ci racconta attraverso poche parole e molte immagini, la magia della notte di Natale.
La storia inizia già nei risguardi dove viene raffigurato Babbo Natale in viaggio sulla sua slitta trainata dalle renne, e subito dopo il frontespizio, comincia la narrazione attraverso la voce di un papà. 

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Il fatto che sia un adulto a parlare credo serva a dare maggiore credibilità alla storia: di fronte ad un fatto così straordinario la testimonianza di un bambino potrebbe essere messa in dubbio, quella di un adulto no.
Il papà si affaccia alla finestra attirato da un rumore e con grande meraviglia assiste all'arrivo di Babbo Natale che, come nella migliore tradizione, si cala dal camino con un enorme sacco in spalla.

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Corre allora ad affacciarsi in cima alla scala che dà sul soggiorno e lo vede, nella sua classica tenuta rossa sporca di fuliggine, con la lunga barba bianca, le gote arrossate dal freddo e un sorriso disarmante.
L'uomo fa per parlare ma Babbo Natale, avvicinando il dito al naso, gli fa cenno di rimanere in silenzio.
Poi sistema i regali all'interno delle calze e velocemente risale il camino.
L'uomo fa in tempo solo ad uscire fuori e a guardarlo ripartire sulla sua slitta mentre si gira a salutare.
L'ultimo risguardo ci mostra la casa dal punto di vista di Babbo Natale, con l'uomo intento a salutare sulla porta e la moglie, incredula, con il naso attaccato al vetro della finestra della camera da letto.

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Se vi aspettate una storia sul Natale rimarrete delusi: questo albo illustrato è semplicemente il racconto di quei pochi minuti in cui Babbo Natale sosta nelle nostre case e
pur prendendo spunto dalla poesia di Moore, il testo che viene riportato all'interno è in prosa.
Se vi chiedete perché leggerlo, vi rispondo perché le illustrazioni sono talmente belle che vi cattureranno totalmente, grazie anche al grande formato del volume, dandovi la sensazione di entrare nel libro ed assistere realmente a quelle scene. 

Per i più curiosi, riporto di seguito il testo della poesia che ho citato.

A Visit From Saint Nicholas

'Twas the night before Christmas, when all thro' the house
Not a creature was stirring, not even a mouse;
The stockings were hung by the chimney with care,
In hopes that St. Nicholas soon would be there;
The children were nestled all snug in their beds,
While visions of sugar plums danc'd in their heads,
And Mama in her ‘kerchief, and I in my cap,
Had just settled our brains for a long winter's nap —
When out on the lawn there arose such a clatter,
I sprang from the bed to see what was the matter.
Away to the window I flew like a flash,
Tore open the shutters, and threw up the sash.
The moon on the breast of the new fallen snow,
Gave the lustre of mid-day to objects below;
When, what to my wondering eyes should appear,
But a minature sleigh, and eight tiny rein-deer,
With a little old driver, so lively and quick,
I knew in a moment it must be St. Nick.
More rapid than eagles his coursers they came,
And he whistled, and shouted, and call'd them by name:
"Now! Dasher, now! Dancer, now! Prancer and Vixen,
On! Comet, on! Cupid, on! Dunder and Blixem;
To the top of the porch! To the top of the wall!
Now dash away! Dash away! Dash away all!"
As dry leaves before the wild hurricane fly,
When they meet with an obstacle, mount to the sky;
So up to the house-top the coursers they flew,
With the sleigh full of toys — and St. Nicholas too:
And then in a twinkling, I heard on the roof
The prancing and pawing of each little hoof.
As I drew in my head, and was turning around,
Down the chimney St. Nicholas came with a bound:
He was dress'd all in fur, from his head to his foot,
And his clothes were all tarnish'd with ashes and soot;
A bundle of toys was flung on his back,
And he look'd like a peddler just opening his pack:
His eyes — how they twinkled! His dimples: how merry,
His cheeks were like roses, his nose like a cherry;
His droll little mouth was drawn up like a bow,
And the beard of his chin was as white as the snow;
The stump of a pipe he held tight in his teeth,
And the smoke it encircled his head like a wreath.
He had a broad face, and a little round belly
That shook when he laugh'd, like a bowl full of jelly:
He was chubby and plump, a right jolly old elf, And I laugh'd when I saw him in spite of myself;
A wink of his eye and a twist of his head
Soon gave me to know I had nothing to dread.
He spoke not a word, but went straight to his work,
And fill'd all the stockings; then turn'd with a jerk,
And laying his finger aside of his nose
And giving a nod, up the chimney he rose.
He sprung to his sleigh, to his team gave a whistle,
And away they all flew, like the down of a thistle:
But I heard him exclaim, ere he drove out of sight —
"Happy Christmas to all, and to all a good night".


La notte prima di Natale

Era la notte prima di Natale e tutta la casa era in silenzio,
nulla si muoveva, neppure un topino.
Le calze, appese in bell’ordine al camino,
aspettavano che Babbo Natale arrivasse.

I bambini rannicchiati al calduccio nei loro lettini
sognavano dolcetti e zuccherini;
La mamma nel suo scialle ed io col mio berretto
stavamo per andare a dormire
quando, dal giardino di fronte alla casa, ecco giunse un rumore.
Corsi alla finestra per vedere che cosa fosse successo,
spalancai le imposte e alzai il saliscendi.

La luna sul manto di neve appena caduta
illuminava a giorno ogni cosa
ed io vidi, con mia grande sorpresa,
una slitta in miniatura tirata da otto minuscole renne
e guidata da un piccolo vecchio conducente arzillo e vivace;
capii subito che doveva essere Babbo Natale.

Le renne erano più veloci delle aquile
e lui le incitava chiamandole per nome.
“Dai, Fulmine! Dai, Ballerina!
Dai, Donnola e Freccia!
Su, Cometa! Su, Cupido! Su, Saltarello e Lampo!
Su in cima al portico e su per la parete!
Dai presto, Muovetevi!”

Leggere come foglie portate da un mulinello di vento,
le renne volarono sul tetto della casa,
trainando la slitta piena di giocattoli.

Udii lo scalpiccio degli zoccoli sul tetto,
non feci in tempo a voltarmi che
Babbo Natale venne giù dal camino con un tonfo.
Era tutto vestito di pelliccia, da capo a piedi,
tutto sporco di cenere e fuliggine
con un gran sacco sulle spalle pieno di giocattoli:
sembrava un venditore ambulante
sul punto di mostrate la sua mercanzia!

I suoi occhi come brillavano! Le sue fossette che allegria!
Le guance rubiconde, il naso a ciliegia!
La bocca piccola e buffa arcuata in un sorriso,
la barba bianca come la neve,
aveva in bocca una pipa
e il fumo circondava la sua testa come una ghirlanda.
Il viso era largo e la pancia rotonda
sobbalzava come una ciotola di gelatina quando rideva.
Era paffuto e grassottello, metteva allegria,
e senza volerlo io scoppiai in una risata.
Mi fece un cenno col capo ammiccando
e la mia paura sparì,

non disse una parola e tornò al suo lavoro.
Riempì una per una tutte le calze, poi si voltò,
accennò un saluto col capo e sparì su per il camino.
Balzò sulla slitta, diede un fischio alle renne
e volò via veloce come il piumino di un cardo.
Ma prima di sparire dalla mia vista lo udii esclamare:
Buon Natale a tutti e a tutti buona notte!

(Traduzione presa dal web)

LA MAGICA NOTTE DI NATALE

Clement C. Moore (autore) e Ted Rand (illustratore)
Anno di pubblicazione: 2004
20 pp., Rilegato
Prezzo di copertina: 12 €
Età di lettura: dai 3 anni

Purtroppo questo libro è attualmente fuori catalogo, quindi lo potete trovare in biblioteca.
Per conoscere le biblioteche che lo hanno disponibile, potete guardare qui.

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