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Orecchio Acerbo

By Ro - martedì, novembre 21, 2023



La casa editrice Orecchio Acerbo è stata fondata nel 2001 da Fausta Orecchio e Simone Tonucci.
Il nome si rifà in modo esplicito ad una filastrocca di Gianni Rodari in cui si narra dell'orecchio acerbo che miracolosamente alcuni adulti conservano per comprendere l’infanzia e comunicare con essa:

Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato,
tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e poter osservare il fenomeno per benino.
“Signore, – gli dissi – dunque lei ha una certa età:
di quell’orecchio verde che cosa se ne fa” ?
Rispose gentilmente: ” Dica pure che son vecchio.
Di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
E’ un orecchio bambino, mi serve per capire
le cose che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose.”
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno sul diretto Capranica – Viterbo.

Gianni Rodari
da “Un signore maturo con un orecchio acerbo”, 1979


La decisione di fondare una casa editrice, nasce dalla necessità di dar vita ad un prodotto editoriale fino a quel momento assente sul mercato italiano, con testi curati e mai banali e arricchiti da illustrazioni d'autore e da un sapiente lavoro grafico.
Quindi, dopo aver dato all’illustrazione un valore narrativo fondamentale, si prova ad usare la grafica come un vero e proprio linguaggio.

Si prediligono gli autori che riescono a costruire dei percorsi trasversali, che toccano bambini e adulti.
Infatti gli editori hanno la convinzione che non esista la letteratura per bambini e quella per gli adulti e che ai bambini si possa e si debba parlare di tutto, l'importante è come lo si fa.
In un mondo che diventa ogni giorno più complesso, non si vogliono offrire loro facili semplificazioni, ma strumenti per orientarsi, per capire e affrontare i problemi, grandi e piccoli, della realtà che li circonda.
Per fare questo si propone un punto di vista “altro”, fuori dai luoghi comuni e dalle mode.

In principio gli editori avevano deciso di fare libri tutti dello stesso formato, a organetto, lunghi un metro.
Dopo poco tempo però, si sono convinti che ogni storia debba trovare il suo formato, la sua carta, la sua confezione, la sua grafica, le sue illustrazioni.

Per descrivere le proprie pubblicazioni la casa editrice ha redatto un foglietto illustrativo, identico a quello dei medicinali.
Vi sono scritte indicazioni, controindicazioni, effetti collaterali, interazioni e scadenza.
Alla voce categoria si legge:

"Libri per ragazzi che non recano danno agli adulti / libri per adulti che non recano danno ai ragazzi"

Alla voce Per la scuola sono elencate tutte le pubblicazioni corredate da percorsi di lettura che gli insegnanti possono stampare ed utilizzare in classe per approfondire le tematiche affrontate nei libri.








































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