Grazie a tutti coloro che
che ci hanno regalato il sogno della Repubblica.
Grazie a papà Luca che si impegna a
trasmetterci la sua passione per la storia.
Giovanna è una bambina italiana come tante altre: non le piace la minestra
di pasta e patate, le piace portare grandi fiocchi sulla testa e ha una
fervida fantasia.
La sera, quando si sdraia nel suo lettino, sogna ad occhi aperti re e
regine che la vanno a trovare nella sua stanza. Non è difficile per lei
immaginare come siano fatti, perché Giovanna vive nell'Italia dei primi anni
'40 del 1900, un paese in cui un re regna davvero. Certo, non è così bello e
simpatico come i re che popolano i sui sogni ma è comunque degno di
rispetto, ai suoi occhi.
Improvvisamente in Italia la situazione politica precipita: arriva la
guerra insieme a moltissimi soldati stranieri e cattivi; arrivano le bombe e
Giovanna ha paura ma spera che il re farà qualcosa per il suo paese e invece
scappa, insieme alla regina, ai principini e ad un mucchio di valigie.
Giovanna è un po' delusa da questo comportamento ma poi la guerra finisce e
tutto per lei torna come prima.
Pian piano però, si accorge che gli adulti hanno cambiato idea: non vedono
più tanto di buon occhio quel re che è fuggito abbandonando il suo popolo e
vogliono sostituirlo con un Presidente.
Giovanna tuttavia, non vuole che sia un Presidente a guidare l'Italia,
anche perché non ha la più pallida idea di chi sia...
In questo libro c'è tutto: il peso della mancanza di alternanza al potere
che caratterizza la monarchia, la necessità per un popolo di potersi
esprimere attraverso un Referendum, il ricordo ancora vivo del fascismo,
l'importanza di poter decidere Democraticamente attraverso il Voto,
l'esultanza delle donne che per la prima volta si vedono riconosciuto
questo Diritto.
Le illustrazioni di Simone Tonucci, che rievocano lo stile dei manifesti
degli anni '40, come in tutti gli albi che piacciono a noi dialogano alla
perfezione con il testo.
In alcuni momenti lo integrano, come nel caso dei curiosi giochi di ombre che
rivelano ad un osservatore attento molti più dettagli di quelli che sono
narrati nella storia,
in altri lo rafforzano, come nell'immagine in cui Giovanna muove a fatica
gli ingranaggi.
Questi alludono probabilmente al complicato meccanismo sul quale si basa la Democrazia di cui tutti i cittadini fanno parte, seppur con ruoli differenti, e richiamano alla mente la ruota d'acciaio dentata che fa da sfondo alla stella bianca a cinque raggi bordata di rosso, emblema della Repubblica Italiana.
Questi alludono probabilmente al complicato meccanismo sul quale si basa la Democrazia di cui tutti i cittadini fanno parte, seppur con ruoli differenti, e richiamano alla mente la ruota d'acciaio dentata che fa da sfondo alla stella bianca a cinque raggi bordata di rosso, emblema della Repubblica Italiana.
Mi sono piaciute molto alcune soluzioni semplici, scelte per trattare un tema così complesso, come la doppia pagina in cui dai toni grigi delle bombe si passa ai colori vivaci della pioggia di caramelle: in un'unica immagine viene sintetizzato il periodo di passaggio dalle atrocità della guerra alla pace, associata dai bambini di allora alla distribuzione di dolciumi da parte degli Alleati.
Ricercata è inoltre la cura della grafica del testo, elemento di raccordo
fra racconto e illustrazioni.
L'immagine che più mi è piaciuta e che riassume il senso di tutta la
storia, è quella in cui la bandiera italiana campeggia a tutta pagina e
Giovanna si impegna a spingere definitivamente fuori lo stemma
sabaudo.
La riflessione di Coco, 6 anni.
"Anche a me, come a Giovanna, piacciono molto re e regine, anche se mi
piacciono di più le principesse. Questo libro mi è piaciuto tanto: è
meraviglioso. Parla di Giovanna che non vuole mangiare la minestra ed è
tanto interessata a re e regine. Poi, verso la fine del libro, è
interessata anche ai presidenti e alla Repubblica. Poi un giorno scopre
dal suo papà che esiste la votazione per scegliere se governa un re o un
presidente. Tutti hanno scelto il presidente. A noi non ci piace che il
re governi perché il re comandava tipo "Ehi, fai questo!" invece il
presidente magari se non rispetti la legge si, è cattivo, sennò è molto
buono."
Lo consiglio a:
- tutti i bambini, sia come storia letta prima di andare a dormire, sia in classe come primo approccio alla storia del nostro Paese perché lascia la possibilità di approfondire alcune cose, oppure no.
- tutti gli adulti che, in questo particolare periodo storico, sembrano aver dimenticato alcuni drammatici eventi che hanno caratterizzato la storia recente del nostro Paese.
GIOVANNA E I SUOI RE
Lia Levi (autrice) Simone Tonucci (illustratore)
Orecchio Acerbo
Anno di pubblicazione: 2006
36 pp., Rilegato
Prezzo di copertina: 12 €
Età di lettura: dai 5 anni