Grazie a tutte le piccole case editrici
e alle librerie indipendenti
che hanno ancora il coraggio
di anteporre la qualità al guadagno.
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di anteporre la qualità al guadagno.
Il mal di paura è un po' come il mal di pancia: una sorta di scudo dietro
il quale tentiamo (più o meno consapevolmente) di ripararci quando ci assale
il timore di qualcosa che non conosciamo.
Non ha a che fare con le angosce esistenziali più profonde, quanto
piuttosto con le paure incomprensibili, quelle che non avrebbero neppure
ragione di esistere e che invece ci sono e a volte rischiano di mettere
seriamente in difficoltà le persone, scatenando in loro delle reazioni
esagerate.
Quello della paura è un tema ampiamente affrontato nell'ambito della
letteratura dell'infanzia ma stavolta l'autrice lo tratta in un modo
nuovo.
Infatti compone 12 filastrocche, ognuna dedicata ad un personaggio,
all'interno delle quali riesce a delineare in maniera netta sia le
caratteristiche del particolare stato emotivo che le persone vivono, sia le
conseguenze verso le quali quelle paure possono condurre.
La scelta della filastrocca, che per sua natura è un componimento leggero,
serve a sdrammatizzare, a "... strappare il velo nero che ogni giorno le
paure ci buttano addosso...".
In questo albo vengono messe a confronto le paure dei bambini e quelle
degli adulti e fin dal componimento che fa da introduzione ci rendiamo conto
che si tratta di cose ben differenti: non a caso quella dei piccoli è
definita fifa e quella dei grandi, paura.
Andando avanti nella lettura ci rendiamo conto di come i bambini riescano
spesso a trovare una via di fuga dalla paura, sfruttando le proprie risorse:
ad esempio la fantasia o la capacità di portare alla luce una qualitÃ
nascosta.
I grandi, invece, finiscono sempre per rimanere schiacciati da essa.
L'autrice ci propone delle curiose accoppiate:
- un adulto e una bambina che hanno entrambi paura del buio ma per motivi
estremamente diversi
- la mamma che si ostina a tenere il suo bimbo sotto una campana di vetro
per paura che si faccia male e il bambino che per combattere la paura di
avere paura e non mostrarsi debole, inizia a frequentare i bulli della
scuola
- la signora ossessionata dalla fobia per germi e batteri e la bimba che ha
un'innocente paura dei ragni
- una ragazza e un bambino schiacciati dal peso della preoccupazione del
giudizio degli altri
- due adulti che hanno l'uno il terrore di guardare oltre le apparenze e
l'altro il timore del diverso da sé, contrapposti ad un gruppo di bambini
che vivono costantemente nella paura di non riuscire ad integrarsi in un
paese che li addita in quanto "stranieri".
In tutto questo riesce a trovare posto anche la paura di un animale, anzi
dell'animale delle fiabe per antonomasia: il lupo.
Si tratta però di un lupo moderno, che più che temere i tre porcellini,
Cappuccetto rosso o il cacciatore, ha paura delle conseguenze
dell'intervento dell'uomo sul mondo che lo circonda.
Devo dire che questo albo illustrato è stato per me una gran bella
sorpresa. Da sempre ho una predilezione per le filastrocche e i componimenti
in rima ma sono rimasta estremamente colpita dall'abilità dell'autrice di
dar vita a dei brani così ben fatti, sia dal punto di vista dello stile che
del contenuto.
Ho ammirato in particolar modo la sua abilità nel sottolineare come le
paure dei bambini siano da sempre le stesse e contraddistinte dalla mancanza
di sicurezza tipica dell'età infantile.
Le paure degli adulti, invece, sono inevitabilmente influenzate dai
cambiamenti che hanno caratterizzato la nostra società negli ultimi decenni
e chi non ha saputo adattarsi a questi cambiamenti, complica la propria vita
e purtroppo anche quella degli altri.
A trasformare questo bellissimo albo in un piccolo capolavoro sono però le
illustrazioni, caratterizzate da colori tenui e da un tratto sottile.
L'illustratrice riesce attraverso dei disegni fortemente evocativi a
rappresentare alla perfezione gli stati d'animo dei personaggi.
La recensione di Coco, 6 anni.
"Mamma,
ora ti dico cosa ne penso in quattro parole:
"È un libro speciale".
Certo io non ho nessuna di queste paure a parte pochissimo la paura del
buio, ma per esempio dei ragni io non ho paura, mi fanno solo schifo.
Comunque tutte queste paure sono molto buffe. La più strana è quella della
mamma che non fa giocare il suo bambino per paura che si faccia male. Vero
che è impossibile che un bambino non vuole correre, andare in bicicletta e
nuotare?"
Lo consiglio a:
- i bambini che devono affrontare delle piccole paure, perché apprezzeranno la comicità delle storie che descrivono la vita di questi buffi personaggi e riusciranno a guardare alle proprie paure con più leggerezza
- gli adulti che vogliono aiutare i propri bambini a superare le loro piccole paure, perché sapranno cogliere l'ironia che caratterizza ogni componimento e forse riusciranno a trarre degli spunti su cui riflettere
Chiara Ingrao (autrice) Giulia Pintus (illustratrice)
Edizioni Corsare
Anno di pubblicazione: 2018
32 pp., Rilegato
Prezzo di copertina: 16 €
Età di lettura: dagli 8 anni